Sconfiggere le mafie è possibile, a partire dai beni confiscati. Un viaggio tra le Cooperative di Casal di Principe

Sconfiggere le mafie è possibile, proprio a partire dai beni confiscati. Sono tante infatti le esperienze positive di riutilizzo sociale di immobili e aziende che andrebbero fatte conoscere, perché indicano che questa è una soluzione praticabile. Avviso Pubblico è impegnata da tempo nella diffusione e moltiplicazione delle buone prassi realizzate sui beni confiscati, spesso grazie all’impegno personale dei singoli amministratori locali e delle associazioni che operano sul territorio.

Allo scopo di moltiplicare e favorire tali iniziative è indispensabile semplificare il procedimento di confisca, stanziare risorse per favorire la ripresa delle aziende sottratte alle mafie e potenziare le strutture amministrative di supporto. Lo prevede la proposta di legge a firma dell’on. Rosy Bindi, sulla base dell’approfondito esame svolto dalla Commissione Antimafia.

Proprio su questa proposta di legge ieri, martedì 7 marzo, la CGIL ha organizzato a Roma un Presidio in piazza delle Cinque Lune, per chiedere l’approvazione immediata del Codice Antimafiauno dei sei provvedimenti, da tempo all’esame delle Camere, di cui Avviso Pubblico, Libera, Legambiente, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto attraverso un Appello la tempestiva approvazione prima della fine della legislatura. Al Presidio è intervenuto anche il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani. 

“In caso di mancata approvazione del Codice Antimafia e degli altri provvedimenti contenuti nell’Appello la lotta alle organizzazioni criminali e per la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, portata avanti da tanti magistrati, funzionari pubblici, amministratori locali e cittadini subirebbe un grave rallentamento”, ha dichiarato Romani. “E’ da qui, dall’approvazione di questa proposta di legge, che si deve partire per ridare concretamente fiducia alle Istituzioni e per la una ripartenza economica e democratica del nostro Paese”.

Guarda il lavoro sul Riutilizzo sociale dei Beni confiscati realizzato da Avviso Pubblico:

Il mese scorso inoltre è stata inaugurata, grazie anche all’impegno profuso dall’amministrazione comunale di Casal di Principe, la riapertura dell’ex villa del boss Walter Schiavone, destinata ad un centro riabilitativo per la cura mentale gestita dall’azienda sanitaria locale.

Tale struttura si affianca ad altri immobili confiscati alla camorra nel territorio di Casal di Principe, oggi pienamente operativi, uno dei quali utilizzato come centro culturale intitolato a don Peppe Diana e l’altro trasformato in ristorante, gestito da un gruppo di cooperative sociali.

Si tratta di esempi molto significativi di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, tenuto anche conto delle difficoltà di quel territorio. In questo video realizzato da Avviso Pubblico, con le interviste al Sindaco Renato Natale e ai responsabili della gestione dei beni, potrete ascoltare una testimonianza precisa del valore di queste iniziative:

Avviso Pubblico auspica che dal Parlamento emergano proposte concrete per la riforma del Codice Antimafia, della prescrizione, della tutela degli amministratori sotto tiro, dei testimoni di giustizia e per il riordino del settore dei giochi (dal quale i gruppi mafiosi ricavano ingenti profitti), come già accaduto con l’approvazione della legge istitutiva della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia documentazione sulla normativa in materia di beni confiscati, sulle prospettive di riforma all’esame delle Camere e sull’ultima Relazione del Governo del settembre 2016.

[button size=”medium” link=”https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2017/01/Appello_def.pdf” type=”wide” linking=”new-window”]Scarica l’Appello[/button] [button size=”medium” link=”https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2017/03/scheda-per-appello-2-marzo.pdf” type=”wide” linking=”new-window”]Scarica le schede sintetiche sui pdl sostenuti nell’Appello[/button]

Condividi