Prima Giornata Regionale della Memoria e dell’Impegno: dalle scuole del Veneto un esempio di maturità e consapevolezza

DSC_0036Il Teatro Goldoni esaurito. Più di ottocento persone tra studenti e docenti, autorità regionali e comunali, rappresentanti delle forze dell’ordine. Tra questi il Prefetto vicario Vito Cusumano, il Questore Angelo Sanna, rappresentanti dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, il Vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Pigozzo, la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, e diversi Sindaci tra cui Andrea Cereser, primo cittadino di San Donà di Piave e Coordinatore regionale di Avviso Pubblico.

La presenza di una testimone d’eccezione: Matilde Montinaro, sorella di Antonio, il poliziotto caposcorta di Giovanni Falcone, che morì nella strage di Capaci del 23 maggio 1992, insieme ai colleghi Rocco di Cillo, Vito Schifani e alla moglie del giudice, Francesca Morvillo. Grande commozione e un forte rilancio della cultura dell’impegno a diffondere i valori della Costituzione e della cittadinanza responsabile.DSC_0136
È stata tutto questo, ieri a Venezia, la celebrazione della prima Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dalla Regione Veneto in collaborazione con Avviso Pubblico.

L’evento è stato l’occasione per la presentazione i lavori che 15 scuole di tutta la regione hanno svolto in sei mesi di partecipazione ad un progetto didattico-educativo – finanziato dalla legge regionale 48 del 2012 – in cui sono stati realizzati anche incontri con esperti, giornalisti, rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, per conoscere il fenomeno mafioso e la sua presenza nel Nord Est d’Italia, la storia di tre vittime innocenti – i veneti Cristina Pavesi e Silvano Franzolin, e quella del “giudice ragazzino” siciliano, Rosario Livatino – e capire come si può fare per prevenire e contrastare mafie e corruzione in quanto cittadini.

La giornata è stata aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentanti terroristici di Bruxelles e di Valeria Solesin, la giovane veneziana uccisa al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015. A seguire, i ragazzi hanno presentato dei lavori straordinari: testi, video, rappresentazioni teatrali, un balletto ed una canzone – intitolata “Finirà” – scritta appositamente per l’evento.

DSC_0204Un momento particolarmente intenso è stato vissuto quando ha preso la parola Matilde Montinaro che ha ringraziato i ragazzi per il loro impegno e, facendo riferimento alla storia del fratello e delle altre vittime innocenti di mafia, ha affermato: “Non considerateli eroi, non cerchiamo alibi. Sono persone normali che hanno fatto delle scelte di vita”. Montinaro, inoltre, ha invitato i ragazzi a parlare di responsabilità piuttosto che di legalità, “una parola abusata e non sempre usata in modo adeguato” ha affermato.

La giornata è proseguita con la lettura dei nomi delle quasi 900 vittime. Un momento molto intenso e commovente, in cui hanno letto sia gli studenti che le autorità presenti, accompagnati dal suono delle chitarre di tre giovani musicisti.

In chiusura, dopo aver fatto memoria, una studentessa e uno studente hanno letto la seguente promessa d’impegno:

Noi, studenti e docenti delle scuole venete che hanno partecipato al percorso sperimentale didattico-educativo che ci ha accompagnati qui oggi, alla celebrazione della Prima giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ci impegniamo a realizzare una di queste iniziative nelle nostre scuole e nelle nostre città,

  • nelle prossime settimane:
  1. organizzare un incontro nella nostra scuola, coinvolgendo le Istituzioni e le Associazioni del territorio, per far conoscere la legge regionale 48 del 2012, e promuovere la diffusione della cultura della legalità costituzionale e della cittadinanza responsabile;
  2. proporre un ordine del giorno al consiglio di istituto per inserire nel POF i percorsi di educazione alla legalità costituzionale e la partecipazione alla Giornata regionale e nazionale della memoria e dell’impegno del 21 marzo;
  • nei prossimi mesi:
  1. intitolare ad una vittima innocente di mafia un’aula o uno spazio scolastico, una via/piazza della città, un giardino o un edificio/spazio pubblico;
  2. istituire uno spazio dedicato alla conoscenza delle mafie e dell’antimafia nella nostra biblioteca scolastica, o in quella di quartiere o della città;
  3. proporre un ordine del giorno rivolto ai consigli comunali delle nostre città, dove chiedere di aderire e di promuovere iniziative di contrasto alle mafie, alla corruzione e all’illegalità e di costituirsi parte civile nei processi riguardanti questi fenomeni.

Noi ci impegnano a rendere concreto quello che disse il giudice Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le loro idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Quelle gambe, insieme alle menti e ai cuori, promettiamo, saranno anche le nostre.

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Il servizio del TG 3 Veneto

Il comunicato del Vice Presidente del Consiglio Regionale, Bruno Pigozzo

 

 

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