Mafie di ieri, Mafie di oggi: le foto, i video e il resoconto del Seminario di Avviso Pubblico e LUISS

“Mafie di ieri, Mafie di oggi”. Questo il titolo del seminario che Avviso Pubblico e l’Università Luiss hanno organizzato ieri a Roma nell’ambito del Master in Amministrazione e governo del territorio MAGO della LUISS School of Government e del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” LUISS.

Il Seminario è frutto di un Protocollo sottoscritto tra l’Università LUISS e l’associazione Avviso Pubblico che mira, oltre alla realizzazione di seminari tematici di approfondimento, a finanziare due borse di studio annuali per neo-laureati o giovani studiosi sulle tematiche relative alla gestione dei beni confiscati e della prevenzione e del contrasto alle mafie e alla corruzione.

Ad introdurre l’incontro il professor Vincenzo Antonelli, Condirettore del Master: “Oggi abbiamo bisogno di una formazione etica, di una formazione dei valori. La mafia vive di concessioni, la mafia attecchisce dove non sono garantiti i diritti. E noi dobbiamo combatterla con il riconoscimento dei diritti e non semplicemente con la cultura del diritto. La nostra risposta dev’essere quella di formare dei funzionari, dei dirigenti, che siano capaci all’interno delle amministrazioni di garantire diritti quindi un’operazione di qualità. Quando riusciremo a garantire i diritti con i servizi allora potremmo dire che si sta combattendo la mafia”.

Successivamente il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, ha dichiarato: “Spezzare il legame tra mafia e politica non è solo compito della magistratura e delle forze dell’ordine, ma è un problema culturale. È un lavoro che l’Università può svolgere attraverso la formazione degli studenti. Il mondo accademico può e deve essere un alleato in tal senso, perché coltiva le competenze che la classe dirigente del futuro dovrà applicare nella realtà di domani. Il Protocollo tra la LUISS e Avviso Pubblico consentirà agli studenti di acquisire preparazione, collaborando con il nostro Osservatorio Parlamentare. Contestualmente l’Università fornirà materiali utili agli amministratori della nostra rete di Enti Locali”.

Poi l’intervento del professor Enzo Ciconte, storico delle organizzazioni criminali: “Il maggior interesse delle organizzazioni criminali ad infiltrare Comuni e Regioni è presto spiegato: oggi gli Enti Locali rappresentano un interesse economico, perché sono diventati i principali centri di spesa del Paese. Un interesse che non fa distinzioni tra Nord e Sud. Già negli anni Novanta era ben chiaro il grado di infiltrazione delle mafie nel Settentrione, ma si preferiva non parlarne per timore di fare cattiva pubblicità al territorio. Non dimentichiamoci che il primo scioglimento di un’amministrazione comunale del Nord risale addirittura al 1995 con il Comune di Bardonecchia, in provincia di Torino”.

Antonio La Spina, docente di sociologia LUISS Guido Carli: “Si tende a classificare l’evoluzione della criminalità organizzata in questo modo: la mafia pre-moderna era rurale, quella moderna è impresa, la mafia post-moderna è transnazionale, liquida, sfuggente. È una classificazione corretta ma che non prende sufficientemente in considerazione i successi ottenuti dallo Stato nella sua opera di contrasto. Come sosteneva Giovanni Falcone, le organizzazioni criminali sono entità che possono essere sconfitte. È un pensiero che vale oggi più di ieri, ma credo che sia un messaggio che fatica a passare oggigiorno, troppo spesso infatti le mafie vengono dipinte come invincibili, quando in realtà non lo sono”.

Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia: “Le mafie non sarebbero esistite senza rapporti con il potere politico. Ma oggi possono fare a meno della politica perché hanno rapporti diretti con la finanza e l’imprenditoria. L’attenzione nei confronti degli Enti Locali è aumentata per due ragioni: il decentramento di poteri e risorse – dove si sposta il potere si sposta il denaro – ma anche perché oggi lo Stato non ha più al suo interno dei personaggi che in passato hanno svolto per le mafie il ruolo di referenti. A livello locale è necessario intervenire sulla normativa che regola lo scioglimento delle amministrazioni per infiltrazioni mafiose: da un lato è necessario rendere le norme di incandidabilità più chiare e stringenti, dall’altro bisogna pensare a strumenti che consentano di agire in maniera chirurgica, a commissioni di accesso “positive” che agiscano sulle infiltrazioni senza mandare a casa l’intero consiglio comunale”.

Il secondo appuntamento è previsto per il prossimo 22 giugno, dalle ore 14,30 alle ore 16,30, sempre presso la sede della Luiss di Viale Romania.

Durante il Seminario del 22 giugno sarà presentato, per la prima volta a livello nazionale, il 6° Rapporto Amministratori sotto tiro’, il report che Avviso Pubblico redige dal 2011 in cui vengono annualmente elencati il numero delle minacce e la tipologia delle intimidazioni mafiose e criminali nei confronti degli amministratori locali e di persone che operano all’interno della Pubblica Amministrazione in tutta Italia.

Presenzierà il Viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. Una presenza molto importante quella del Viceministro. Il Viminale ha infatti costituito nel 2015 l’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali – in collaborazione con ANCI e UPI – allo scopo di favorire e potenziare lo scambio di informazioni tra Stato, magistratura ed enti locali, individuare strumenti di contrasto e indicare strategie di prevenzione, anche dal punto di vista normativo.

Dopo i saluti introduttivi di Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico e Gian Candido De Martin, direttore del Master LUISS Guido Carli, il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, illustrerà i dati emersi nel corso della redazione del Rapporto.

A seguire, dopo l’intervento del Viceministro, interverranno:

  • Piergiorgio Morosini, Consigliere del CSM;
  • Doris Lo Moro, già Presidente della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali;
  • Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi;
  • Renato Natale, Sindaco di Casal di Principe e Vicepresidente di Avviso Pubblico;
  • Vincenzo Antonelli, docente di federalismo, autonomie e sussidiarietà LUISS Guido Carli.

Conclude Giuseppe Di Gaspare, direttore del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” LUISS Guido Carli.

Modererà Antonio Maria Mira, Giornalista di Avvenire.

Per maggiori informazioni contattare:

L’Ufficio Stampa Giulia Migneco Tel. 335 7305980 stampa@avvisopubblico.it

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L’intervento del Prof. Antonio La Spina, docente di sociologia LUISS Guido Carli:

L’intervento del professor Enzo Ciconte, storico delle organizzazioni criminali:

Nei prossimi giorni saranno caricati i video di tutti gli interventi.

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