Infiltrazioni mafiose nell’economia: le buone prassi del Comune di Corleone

Avviso Pubblico dedica da tempo una particolare attenzione al tema della certificazione antimafia quale strumento di contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia.

A tal fine, nella sezione Mafie del sito di Avviso Pubblico, è disponibile una ricostruzione della normativa e della giurisprudenza in materia di interdittiva antimafia, con allegato il testo delle più significative sentenze del Consiglio di Stato, ivi inclusa l’ultima decisione del 6 aprile scorso; un’analisi specifica è dedicata al tema dell’applicazione estensiva della normativa alle autorizzazioni e licenze. Altre schede sono dedicate ad importanti sentenze del Consiglio di stato (clicca qui e qua) e all’analisi svolta dalla Commissione Antimafia sull’attività di prevenzione svolta in occasione di Expo 2015.

Pubblichiamo ora un lavoro sull’esperienza maturata nel comune di Corleone, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del 2017.

Grazie alla collaborazione tra i nuovi vertici amministrativi e la Prefettura di Palermo, è stato definito un Protocollo di legalità, finalizzato a rafforzare l’efficacia complessiva degli strumenti di prevenzione e repressione delle interferenze illecite della criminalità organizzata e a contrastare i fenomeni di corruzione. In particolare è disposto il ricorso alla certificazione antimafia anche per settori e provvedimenti per i quali la legge non prevede alcun obbligo a carico dell’Amministrazione. Sono poi previste ulteriori misure di legalità tese a responsabilizzare i soggetti che entrano in rapporto con l’Amministrazione (ad esempio si impone l’obbligo di comunicare alla Prefettura e all’Autorità giudiziaria i tentativi di concussione subiti dall’impresa e il rispetto della normativa sulla sicurezza dei cantieri).

Un seminario di formazione organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico ha consentito di approfondire i diversi aspetti della normativa e della prassi applicativa.

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