Il Comune di Venezia interessato ad aderire ad Avviso Pubblico. Il resoconto dell’audizione in Prima Commissione

Martedì 12 aprile, il coordinatore nazionale Pierpaolo Romani, insieme al coordinatore provinciale, Francesco Rizzante, hanno partecipato all’audizione convocata dalla prima commissione del Comune di Venezia che sta esaminando la proposta di adesione dell’ente ad Avviso Pubblico, su indicazione della consigliera Monica Sambo.

Romani e Rizzante hanno illustrato le attività e i progetti svolti dall’Associazione a livello nazionale e Veneto – territorio in cui Avviso Pubblico conta 47 Comuni associati, più la Regione – ed hanno fornito risposte e chiarimenti ai consiglieri che sono intervenuti ponendo domande e osservazioni (Scano, Pellicani, Ferrazzi).

Alla seduta della Commissione, presieduta da Ciro Cotena, ha partecipato anche la Presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano. Presente come auditore anche Roberto Tommasi, referente regionale di Libera.

“Ringraziamo i membri della prima commissione del Comune di Venezia, la consigliera Monica Sambo e la Presidente Ermelinda Damiano, per l’interesse e l’attenzione che hanno manifestato verso Avviso Pubblico. Abbiamo consegnato una relazione e illustrato non solo le attività e i progetti svolti dall’Associazione – come ad esempio il Dipartimento formazione, l’Osservatorio parlamentare, il rapporto “Amministratori sotto tiro”, la Carta di Avviso Pubblico, i progetti formativi svolti con la Regione Veneto e aventi come destinatari gli amministratori locali e gli studenti, i gruppi di lavoro tematici e le partnership attualmente esistenti – ma abbiamo fornito anche esempi concreti relativamente alla raccolta e allo scambio di buone prassi amministrative che Avviso Pubblico ha svolto, ad esempio, in materia di appalti e di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico.

L’eventuale adesione del Comune di Venezia ad Avviso Pubblico – hanno sottolineato Romani e Rizzante – costituirebbe un segnale importante non solo per l’Associazione, ma, crediamo, anche per il Veneto e l’Italia. L’inchiesta Mose e quelle svolte dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, hanno dimostrato che corruzione e mafie sono problemi con i quali questo territorio deve misurarsi, lavorando molto di più sul versante della prevenzione oltre che su quello del contrasto. Questo significa, prima di tutto, diffondere una conoscenza corretta dei fenomeni e formare adeguatamente gli amministratori locali e il personale della pubblica amministrazione, promuovendo la cultura della trasparenza e della responsabilità e diffondendo buone prassi. Il Veneto – hanno concluso Romani e Rizzante – dispone di una buona legge regionale in tal senso, la 48 del 2012, che deve essere maggiormente conosciuta e interamente applicata. Nel congedarci dai consiglieri presenti all’audizione abbiamo sottolineato quanto sia importante che l’adesione del comune ad Avviso Pubblico sia frutto di una scelta non solo condivisa ma, soprattutto, consapevole”.

 

 

 

 

Condividi