Gioco d’azzardo: riprende la discussione parlamentare sulle proposte di legge

Finalmente, dopo le intese tra i Presidenti delle Camere, può riprendere il dibattito parlamentare sulle numerose proposte di legge in materia di gioco d’azzardo. Accanto al riordino complessivo del settore (oggetto in particolare dell’AS 2000, sul quale la Commissione Finanze del Senato ha deliberato un ciclo di audizioni) saranno discusse le proposte di legge sul divieto di pubblicità (AS 2024 e abb, assegnate alle Commissioni riunite Finanze e Sanità del Senato). D’altro lato, la Commissione Affari sociali potrà proseguire l’esame delle proposte di legge (AC 101 e abb) sulle misure di prevenzione e cura delle persone affette da Gap.

Un importante contributo è stato dato dalla Commissione Antimafia, che ha approvato una relazione (predisposta dall’apposito Comitato, presieduto dall’on. Vaccari) che contiene in particolare molte proposte volte a combattere la presenza della criminalità organizzata in questo settore e contrastare le diverse attività illegali oggi praticate, frutto di un ampio ciclo di audizioni con esponenti della magistratura, delle forze di polizia e di diverse amministrazioni statali, esperti ed associazioni. E’ auspicabile che le proposte della Commissione antimafia siano prontamente recepite da Governo e Parlamento all’interno dei progetti di riordino dell’intero sistema dei giochi o in uno specifico provvedimento volto a contrastare l’attività dei gruppi criminali in questo settore.

Regioni e comuni continuano ad emanare importanti provvedimenti nel campo della prevenzione, nell’ambito delle competenze loro riconosciute dalla Costituzione. E si registrano nuove significative decisioni dei giudici amministrativi sulla legittimità dei provvedimenti adottati dagli enti locali: molto interessante, a questo riguardo, è la recentissima sentenza del Tar Genova (n. 734 del 2016) che – nel respingere un ricorso nei confronti del regolamento in materia di sale giochi del comune di Ventimiglia, ha anche giudicato infondate le questioni di legittimità costituzionale della legislazione ligure (n. 17 del 2012), che stabilisce un termine di 5 anni perchè gli esercizi con licenza si adeguino alle disposizioni sulla distanza minima dai luoghi sensibili (scuole, istituti religiosi, centri sportivi etc): secondo il giudice amministrativo, siamo in presenza di disposizioni volte ad assicurare la progressiva applicazione di misure ragionevoli per prevenire e contenere la ludopatia attraverso l’individuazione di una serie di luoghi normalmente frequentati dalle fasce deboli della popolazione potenzialmente vittime della ludopatia. E i 5 anni di validità della licenza rappresentano un tempo congruo per reperire un altro sito ove collocare la propria attività: anche alla luce della giurisprudenza comunitaria, non si può invocare un presunto diritto a gestire in modo permanente, senza limiti temporali, un’attività economica nel settore dei giochi, sulla base di una licenza già autorizzata, in presenza di misure volte a tutelare un bene costituzionalmente protetto come quello della salute.

Avviso Pubblico ribadisce l’auspicio che la Conferenza unificata, chiamata ad emanare Linee guida sulla ricollocazione delle sale da gioco, tenga nel massimo conto – così come Camera e Senato nell’esame delle proposte di legge in materia – le esperienze positive realizzate a livello regionale e locale.

Si ricorda che sul sito di Avviso Pubblico è disponibile un’ampia documentazione sui provvedimenti assunti da Stato, Regioni ed autonomie locali e sulle sentenze di Tar e Consiglio di Stato, con particolare riferimento alle misure di limitazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, alla redistribuzione sul territorio delle sale da gioco e ai requisiti degli esercizi dove si pratica il gioco. Recentemente è stata predisposta una nuova sezione con studi e ricerche sul fenomeno della ludopatia.

Sull’Osservatorio parlamentare sono disponibili anche schede sulle proposte di legge in discussione presso Camera e Senato e sugli atti di indirizzo politico e controllo.

 

 

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