Conoscere le mafie, costruire la legalità2: il resoconto del II° modulo di Formazione rivolto alle Polizie Locali di Verona promosso da Regione Veneto e Avviso Pubblico

Si è tenuto martedì 20 marzo a Verona, presso il Museo di Storia naturale a Palazzo Pompei, il secondo dei tre moduli del ciclo formativo rivolto al personale della Polizia locale operante nell’ambito territoriale.

L’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune di Verona, è inserito nell’ambito del progetto formativo denominato ‘Conoscere le mafie, costruire la legalità2’, promosso dalla Regione del Veneto ed organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico.

Nel corso della prima parte della giornata formativa, gli esperti intervenuti in qualità di relatori hanno fornito agli operatori della Polizia Locale gli strumenti conoscitivi relativi alle modalità in cui si manifesta la criminalità organizzata nel Nord Italia, con un particolare focus dedicato alla situazione del Veneto e su come utilizzare dati e informazioni relativi all’attività quotidiana di controllo del territorio, in funzione antiriciclaggio e antiterrorismo. La sessione pomeridiana è stata dedicata ai laboratori in gruppo, nel corso dei quali sono stati esaminati con i relatori degli studi di caso.

“La forza delle mafie risiede al di fuori di esse: nei rapporti con il mondo politico, con il mondo finanziario, con i liberi professionisti, talvolta con forze di polizia e magistratura – ha evidenziato Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico – L’obiettivo dei mafiosi è arricchirsi, rapidamente e impunemente. Il potere economico delle organizzazioni criminali può diventare potere politico, nel momento in cui quel denaro viene utilizzato per finanziare la campagna elettorale di un candidato o per salvare l’imprenditore in difficoltà. Già nel 1994 la Commissione Antimafia sottolineava come il Veneto non fosse l’isola felice che molti descrivevano, avulsa dagli interessi mafiosi. Il Veneto non è terra di mafia, ma interessa le organizzazioni criminali, per fare affari, riciclare denaro sporco, spacciare droga. Ed è terra di passaggio di traffici illegali: armi, stupefacenti, tratta di esseri umani”.

“Le norme prevedono obblighi specifici proposti per l’individuazione del cosiddetto titolare effettivo – ha spiegato Mario Turla, consulente ed esperto di antiriciclaggio – Per le società e per i trust sono previsti obblighi di detenere informazioni sul proprio titolare e rendere tali dati disponibili sia alle autorità competenti, sia agli intermediari e agli altri soggetti tenuti ad applicare l’adeguata verifica. Una previsione che ha potenzialmente una portata molto ampia, anche se manca ancora il dettaglio attuativo. Cosa può fare la Polizia Locale? Le segnalazioni sospette possono essere inviate all’Unità di Informazione Finanziaria o all’Agenzia delle Entrate. La segnalazione qualificata consente inoltre al Comune di incassare il 100% della cifra recuperata dal fisco. Uno stimolo per le amministrazioni locali, ma sono ancora in pochi ad investire tempo ed energie in tal senso”.

“Potenziali spunti di indagine, indicatori di un’attività criminale, mafiosa o meno, possono provenire dalla semplice attività quotidiana sui territori – ha dichiarato Vittorio Ricciardelli, consulente, già Commissario della Polizia Locale di Milano – Un’attività di ristorazione che resta aperta per mesi o per anni, nonostante la mancanza di clienti, indica la possibilità che quell’esercizio commerciale nasconda una possibile attività di riciclaggio, specie se fattura rilevanti somme che non hanno riscontri in un’osservazione quotidiana della realtà. L’attenzione rivolta al territorio e la curiosità sono elementi essenziali da cui possono nascere segnalazioni qualificate, incrociando i dati con quelli delle Camere di Commercio, dell’Anagrafe e delle altre banche dati a disposizione della Pubblica Amministrazione”.

Il terzo ed ultimo modulo formativo, sulle tecniche investigative ed operative di controllo del territorio, si svolgerà il 4 aprile 2018 nella stessa sede dei precedenti incontri.

La partecipazione alle giornate formative è gratuita, previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso il sito www.conoscerelemafie.it cliccando l’apposito menù “Calendario e iscrizioni”. Per maggiori informazioni si invita ad inviare una mail al seguente indirizzo: tutor@avvisopubblico.

Condividi