Amministratori Sotto Tiro: presentato a Casal di Principe il 6° Rapporto di Avviso Pubblico e anticipati i dati dei primi cinque mesi del 2017

171 atti intimidatori distribuiti in 14 regioni. La Campania sotto assedio, con ben 46 casi censiti.

Sono questi i dati dei primi cinque mesi del 2017 sugli “Amministratori Sotto Tiro”, anticipati stamane durante la presentazione del 6° Rapporto di Avviso Pubblico a Casal di Principe (CE), presso la Casa di don Peppe Diana, intitolata al prete assassinato dalla Camorra il 19 marzo 1994 e sorta in un bene confiscato alla criminalità organizzata, trasformato in una biblioteca e in uno spazio che ospita eventi culturali, oggi anche centro di prevenzione per le malattie oncologiche.

L’evento si è tenuto nell’ambito del “Festival dell’Impegno Civile – Le terre di don Peppe Diana, promosso dal Comitato don Peppe Diana e dal coordinamento Provinciale di Libera Caserta dal 12 giugno al 5 agosto sui beni liberati dall’oppressione delle organizzazioni criminali e che ha quest’anno il tema “Risaliamo sui tetti e riannunciamo parole di Vita”. Sono intervenuti Renato Natale, Sindaco di Casal di Principe e Vicepresidente di Avviso Pubblico; Antonello Ardituro, Magistrato e componente del Csm; Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Ha moderato la giornalista Tina Cioffo.

“Amministratori sotto tiro” è il report che Avviso Pubblico redige annualmente dal 2011, in cui vengono annualmente elencati il numero delle minacce e la tipologia delle intimidazioni mafiose e criminali nei confronti degli amministratori locali e di persone che operano all’interno della Pubblica Amministrazione in tutta Italia. Nel 2016 la Campania è stata la terza regione più colpita dal fenomeno, con 64 casi censiti.

Nel corso dei primi cinque mesi del 2017, la regione – con 46 casi censiti – è il territorio fin qui più bersagliato. Pur essendo una terra storicamente “sotto tiro”, la Campania non aveva mai fatto registrare negli ultimi anni dei dati così allarmanti in proiezione. La maggiore ricaduta si riscontra nelle province di Avellino e Caserta, territori in cui da tempo non emergevano situazioni particolarmente tese nei confronti degli amministratori locali.

In particolare a Monteforte Irpino, dove il Sindaco Costantino Giordano e i membri della maggioranza sono stati vittime di numerosi avvertimenti, tra cui reiterate lettere minatorie, messaggi e danneggiamenti di mezzi. Anche a Montoro, sempre nell’Avellinese, il Sindaco è stato intimidito più volte, mediante l’incendio dell’auto e della propria abitazione.

Ben 6 gli atti intimidatori registrati in altrettanti Comuni della provincia di Caserta, una zona che negli ultimi anni aveva conosciuto una relativa tranquillità, sottolineata anche dai rapporti della Direzione Antimafia.  Nella provincia di Napoli va segnalato il caso di Somma Vesuviana, dove due liste presentate in vista delle Amministrative dell’11 giugno sono state ritirate a seguito di minacce e intimidazioni ricevute dai candidati. Il periodo elettorale si conferma così uno dei più a rischio per gli amministratori locali.

Nella graduatoria delle regioni più colpite del 2017, dietro alla Campania si classificano Sicilia (31 casi censiti), Puglia (23) e Calabria (21). Tra le regioni del Centro – Nord la più colpita è la Lombardia (10 casi), seguita da Veneto (8) e Lazio (7).

 

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