Amministratori sotto tiro in Sardegna: Avviso Pubblico interviene alla trasmissione di “Libera Radio”

Il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani è stato ospite lo scorso 20 gennaio di “Libera Radio – Voci contro le mafie”, trasmissione condotta dal giornalista Federico Lacche su Radio Città del Capo, che ha dedicato un approfondimento sul tema degli Amministratori sotto tiro, con un focus particolare sui dati censiti da Avviso Pubblico in Sardegna: 220 casi in sette anni, dal 2011 al 2017.

“La Sardegna continua ad essere una regione in cui svolgere il ruolo di amministratore locale e di dirigente pubblico è particolarmente rischioso- ha sottolineato Pierpaolo Romani – Non solo minacce, ma anche omicidi. Dal 1978 al 2004 infatti sono state sette le vittime sull’Isola tra amministratori e familiari di amministratori. Tra le caratteristiche delle minacce in Sardegna vi è il diffuso utilizzo di ordigni ed esplosivi di vario tipo, oltre ad un retaggio culturale che vede, in alcuni casi, il servirsi della violenza come mezzo per manifestare rancore e diffidenza verso chi rappresenta lo Stato. I dati ci dicono che una matrice riconducibile alla criminalità organizzata sia da escludere, ma i Prefetti auditi dalla Commissione di inchiesta sulle minacce agli amministratori locali hanno evidenziato la presenza di un’estesa omertà sull’argomento. Va comunque ricordato che la Sardegna si conferma una terra in cui il riciclaggio di denaro sporco è molto diffuso da parte delle mafie, soprattutto nel settore turistico – alberghiero”.

“L’esperienza sul territorio come amministratrice, la conoscenza della solitudine che molti Sindaci sono costretti a vivere, stretti tra il proprio dovere e i timori per le minacce subite, si è tramutata nell’esigenza di offrire una risposta – ha evidenziato Doris Lo Moro, Presidente della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle minacce agli amministratori locali – Il lavoro della Commissione ha trovato un ampio sostegno da parte delle forze politiche presenti in Parlamento, consentendo alle Camere di discutere le proposte di legge presentate. Il provvedimento approvato nel giugno del 2017 recepisce due delle nostre principali richieste: una maggiore tutela agli amministratori locali e la creazione di un Osservatorio sul tema delle intimidazioni, istituito presso il Ministero dell’Interno. La possibilità di utilizzare le intercettazioni, prevista dalla nuova normativa, è una garanzia per i tanti amministratori onesti del nostro Paese e un’importante strumento di indagine per perseguire coloro i quali onesti non sono”.

 

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